giovedì 27 luglio 2017

Credevo di conoscere mia moglie... (terza parte)

Prima parte: link
Seconda parte: link

Il filmato in cui avevo visto mia moglie, anni prima, fare l'amore con una lesbica mi aveva eccitato terribilmente.
Una parte di me pensava che, ora che Vanessa si era aperta rivelandomi il suo passato, non c'erano ragioni perché lei non riprendesse queste abitudini bisessuali: io, di certo, non sarei stato contrario!

Ma la parte meno animale e più razionale si chiedeva cos'altro Vanessa mi aveva nascosto per tutti questi anni, di cos'altro era stata capace... cosa avrebbe fatto adesso, che la sua immagine di sposina pudica che era arrivata vergine all'altare era completamente sparita dalla mia mente... e se io sarei riuscito ad assecondarla in tutte le avventure che, con ogni probabilità, ora lei avrebbe voluto vivere, o se mi sarei tirato indietro.



Ma prima di tutto mi venne un dubbio. Se Vanessa, da ragazza, aveva già goduto e aveva già fatto godere altre persone (uomini, una donna... forse di più), come le era stato possibile evitare di concedersi al ragazzo con cui era stata, per oltre due anni, prima di me?

Non potevo tenermi questo dubbio, così glielo chiesi "Ma se avevi già provato le gioie del sesso in modo quasi completo con altre persone, come diavolo ai fatto a resistere alla voglia di fare sesso con Andrea?".

Vanessa sorrise maliziosamente "Andrea... Andrea era molto dolce, molto bravo con la bocca. Non offenderti se ti dico che era più bravo di te, anzi sicuramente il migliore che io abbia mai conosciuto. E anch'io ho appreso molte delle mie abilità orali con lui... Direi che ho imparato tutto, salvo l'ingoio, che ho riservato al mio marito".
Lei capii il mio dubbio dal mio sguardo, e rispose alla domanda prima ancora che io gliela facessi: "Sì, Giorgio, mi facevo sborrare in bocca da Andrea... e poi sputavo".

"Mi faceva molte fotografie, nuda o vestita, con la sua vecchia macchina fotografica a pellicola, e le sviluppava di persona. Me le ha date tutte, anche se è probabile che, avendo i negativi, abbia fatto qualche copia anche per sé".

"Queste sono alcune delle foto che mi scattò quando stavamo insieme ancora da poco... aveva la mania che mi depilassi sempre la figa, quando posavo per lui, e gli piaceva fotografarmi a gambe aperte o mentre mi toccavo... alcune volte venivo davanti a lui...".























































"Vedendo che gli scatti erano così eccitante per tutti e due" continuò Vanessa "ben presto gli chiesi di realizzare degli autoscatti: volevo stare nuda insieme a lui. E lui, naturalmente, accettò".









Mi piaceva il contatto dei nostri corpi nudi, come se stessimo per fare l'amore... Chi avrebbe visto queste foto, non avrebbe mai potuto pensare che io fossi ancora vergine.








"Ma, dopo qualche foto di innocenti carezze, Andrea iniziò a fare autoscatti mentre mi leccava la figa. Mi faceva godere come una pazza... Mi bagno anche adesso, solo al pensiero di come usava la lingua" disse Vanessa con aria innocente, inconsapevole del colpo che stava dando alla mia autostima: credevo di bastarle io... ma era inevitabile che lei facesse dei confronti tra me e il suo precedente ragazzo".



Vidi che Vanessa si soffermava a osservare a lungo le foto in cui andrea le leccava la figa.















"Qui gli ho reso il favore", commentò Vanessa riferendosi ad una foto in cui succhiava il cazzo di Andrea. "Anche lui amava depilarsi, come vedi... però sia lui che io trovavamo banale posare così, per un pompino"







Passo alle immagini successive e commentò: "Ecco, così era molto più bello.













"Gli piaceva quando lo leccavo per un quarto d'ora senza farlo sborrare...", proseguì Vanessa.

















"E poi c'erano i 69, naturalmente!" esclamò vedendo la sequenza successiva.
































"Mi chiedeva spesso di guardare la fotocamera mentre gli succhiavo il cazzo...".
Le risposi "E tu non ti facevi certo pregare, vero amore?".






















"Ad Andrea piaceva mettersi prono per farsi leccare e masturbare..."























"E magari venire sborrandomi sulle tette...".


Vanessa mi sfiorò il cazzo durissimo, e mi disse "Sei eccitato, amore? Che bello che tu non sia geloso di me... Ma adesso ti faccio vedere una cosa davvero molto, molto eccitante. Una volta ci siamo fatti degli autoscatti in un momento nel quale lui è andato davvero vicinissimo a sverginarmi..."


E in effetti, nella foto successiva Vanessa era a gambe aperte sopra Andrea, che sembrava tenerle ferme le caviglie, sdraiato e con il cazzo depilato in piena erezione.
Nelle immagini successive, Vanessa gli accarezava il cazzo



 
Ma il bello doveva ancora venire: nelle immagini successive, infatti, Vanessa non era più seduta su Andrea, bensì si era sollevata, mettendo la sua figa a pochi millimetri dalla punta del cazzo di Andrea.






















Il cuore mi batteva all'impazzata. Erano quasi foto porno!

Come aveva potuto resistere Andrea? Non riuscivo a trovare una risposta.












La foto successiva mi fece quasi venire un infarto... o un orgasmo: solo guardandola molto, molto attentamente capii che Vanessa non era stata penetrata... ma l'illusione ottica era potentissima. Mi chiesi chissà quante volte avevano provato questo scatto, prima di riuscirci.
Balbettai "Vanessa... non so come la prenderai, sono eccitatissimo. E, anche se so che era impossibile, avrei disperatamente voluto vedere il cazzo di Andrea entrare nella tua figa".

Vanessa non commentò la mia rivelazione: si limitò a sorridermi con dolcezza e malizia allo stesso tempo.






  

"Sai una cosa, amore?", continuò Vanessa. "Andrea resisteva molto bene alla tentazione di penetrarmi, ma ben presto mi confessò che avrebbe voluto guardarmi mentre facevo l'amore con un altro. Pensa un po' che idea perversa che aveva: avrebbe voluto che io fossi sverginata da un superdotato, mentre lui ci guardava, masturbandosi. Naturalmente non riuscì a convincermi a soddisfare questa sua richiesta... ma ci andò abbastanza vicino".
Il mio cuore ricominciò a dare sintomi di tachicardia.




"Per convincermi, mi mostrò un servizio fotografico fatto per Sara, una sua amica e il suo ragazzo, Mike, un fotomodello di colore. Pensa, Andrea mi ha lasciato tenere qualche scatto anche di quel set".






    

Mike era un bel ragazzo di colore, piuttosto muscoloso e ben dotato. Vanessa mi spiegò che riusciva a posare con bellissime ragazze nude senza avere un'erezione non perché fosse omosessuale, ma perché era il suo lavoro: pare che ci fossero decine e decine di donne, giovani e meno giovani, che adoravano farsi fotografare in pose sensuali o anche decisamente erotiche con lui.




































Un attimo dopo Vanessa, sorridendo, mi diede la notizia che avevo disperatamente bisogno di sentire "...E una volta, Andrea mi ha fatto un servizio fotografico con Mike".


"Ci mettemmo nel solito stanzino con le pareti grigie e con il letto dove avevo posato anche con Andrea. Lui suggerì che, spalmato con un unguento, il corpo di Mike sarebbe apparso ancora più possente, e il contrasto tra la sua pelle scura e la mia pelle chiara sarebbe risaltato in modo molto sensuale.
Mi chiese di spalmare io stessa l'unguento sul corpo nudo di Mike, e lo feci davvero con piacere, mentre Andrea scattava."
























"Come già era successo con Sara, le mie carezze non erano sufficienti a fare diventare duro il cazzo di Mike. E nemmeno quando, su suggerimento di Andrea, mi avvicinai a lui e misi il mio corpo a contatto con il suo, lui sembrò riscaldarsi."







"Continuai a dedicarmi alla spalmatura dell'unguento sul corpo di Mike anche in piedi: in quella posizione, il suo fisico era ancora più imponente... E devo confessarti che, anche se lui non mi aveva nemmeno sfiorata, io ero già eccitata"






















"Vedi questa? Andrea ci chiese di posare come per una normale foto ricordo... salvo Mike ed io che eravamo completamente nudi"










"Poi Andrea mi chiese di inginocchiarmi davanti a Mike. Dovevo iniziare a stuzzicargli il cazzo, prima in modo innocente, appoggiandolo tra la mia spalla e il mio mento..."















"Poi glielo afferrai delicatamente, carezzandogli anche i testicoli..."



 
"Mike non era  del tutto insensibile alle mie carezze: il sangue iniziava ad affluire verso il suo cazzo, gonfiandolo. E, mentre io continuavo ad accarezzarlo mentre lui simulava indifferenza, Andrea scattava..."

"Poi cambiammo posizione: io mi posizionai dietro il sodo sedere di Mike, e continuai a massaggiarlo con l'unguento."



















"Naturalmente, Andrea chiese che io carezzassi il cazzo di Mike anche da dietro... E, quando gli accarezzai il cazzo ormai duro mentre gli sfioravo i capezzoli, lui appoggiò la sua possente mano sinistra su una mia natica... Questo breve contatto mi fece davvero eccitare!"





"Forse Andrea non si accorse di quanto io mi stessi sciogliendo, per cui ci disse che, a quel punto, voleva un po' più di intimità tra di noi. Io mi misi di schiena e lo abbracciai timidamente... ma poi lui prese un'iniziativa alla quale né Andrea né io ci opponemmo".



"Mi afferrò il sedere, mi palpò con energia, infine sollevandomi come se fossi una piuma..."

















"All'inizio gli afferrai le mani, come se timidamente volessi fargli capire che doveva lasciarmi stare..."
"Ma poi non riuscii a fare altro che abbracciarlo, sentendo il calore del suo corpo a contatto con il mio... Devo confessarti che con Mike, più ancora che con Andrea, fui sul punto di pentirmi di aver deciso di arrivare vergine al matrimonio!".
















"Poi posammo per un'altra foto ricordo, come le chiamava Andrea: per festeggiare la raggiunta intimità, Mike mi posò una mano su un seno e l'altra sul pube".















"Ma poi, sempre da dietro, Mike mi afferrò le gambe, all'altezza del pube, facendomele aprire. Dopo pochi secondi di debole resistenza, lo lasciai fare. Mi sollevò senza sforzo... io gli carezzai il cazzo con i miei piedi, ma dovetti smettere quando lui mi sollevò ancora più in alto..."

























"Andrea ci chiese un altro paio di foto ricordo: Mike mi afferrò, io cinsi il suo tronco con le gambe e, sospesa per aria, mi tenni al suo potente collo mentre Andrea scattava..."





"Poi Andrea mi chiese di lasciare andare la testa all'indietro, per fare finta che stessimo facendo l'amore in piedi".

Per la seconda volta, dovetti guardare la foto molto da vicino: l'illusione ottica era quasi perfetta, e solo andando a guardare i dettagli intimi si notava che, in quel momento, il cazzo di Mike era miracolosamente molle e non stava penetrando Vanessa












"Ma poi Mike prese un'altra iniziativa non autorizzata: mi sollevò ancora più in alto e, con il viso all'altezza del mio pube, iniziò a leccarmi la figa... e io, eccitata com'ero, non nel giro di meno di un minuto ebbi un lungo e intenso orgasmo, mentre sentivo l'otturatore di Andrea continuare a scattare e i suoi commenti: «Bravi, bravi, ancora...»... Dopo avermi fatto godere, Mike mi fece lentamente scendere."




"Poi Andrea ci disse di spostarci verso il lettino: voleva fotografare un paio di sessioni di massaggio.
Io ero decisa a rendere il favore a Mike, e dopo aver indugiato sul suo splendido corpo mi dedicai a massaggiargli il cazzo. Ti giuro che avevo una voglia incredibile di vedere quel bel cazzone nero sborrare..."










"E, masturbandolo alternando delicatezza ed energia, in una decina di minuti riuscii finalmente a fare venire Mike"











"Dopo esserci ripuliti con un asciugamano, toccò a Mike massaggiare me.
Il suo cazzo non era completamente rilassato quando lo sentii sul mio sedere".





"Era molto bravo a massaggiarmi tutto il corpo, anche le spalle..."
"Ma, dai gemiti che emisi quando mi sfiorò e allargò le chiappe con le sue forti mani, Mike capì che le spalle non erano la parte del corpo che aveva più bisogno di un massaggio..."

"Mi fece girare, e mi stuzzicò i capezzoli facendomi eccitare ancora di più... Avevo un maledetto bisogno di un orgasmo, o sarei impazzita!"
"Mike probabilmente mi aveva letto nel pensiero, perché iniziò a carezzarmi la figa in superficie e, alternando le carezze alla figa con quelle al seno, mi fece venire per la seconda volta...".







"Andrea ci disse che le sue idee per la sessione fotografica erano finita, a meno che Mike ed io non volessimo fare altro. Ancora una volta, fu l'apparentemente tranquillo Mike a prendere l'iniziativa: si mise supino sul lettino, mi ordinò di salire sopra di lui, e mi stuzzicò la figa con la lingua fino a farmi godere di nuovo... ora che ci penso, anche lui era molto bravo!", ricordò Vanessa.






"Mike mi aveva fatto venire tre volte, e io solo una... Mentre lui non smetteva di leccarmi la figa e di succhiare i miei umori, io mi gettai sul suo cazzo, masturbandolo finché non lo feci sborrare di nuovo... questa volta tutta la sua sborra finì nella mia bocca..."
























"E poi mi ricordai faticosamente di sputare...", precisò Vanessa.




"Gli ultimi scatti di Andrea furono dedicati a immortalare per l'eternità la mia vittoria sul cazzo di Mike: anche se lui mi aveva regalato più orgasmi di quanti io ne avessi donati a lui, ero stata la prima donna che, durante un servizio fotografico, era riuscita a farglielo venire duro e a farlo sborrare... e per due volte!", concluse Vanessa.






Vanessa mi aveva fatto impazzire per per l'eccitazione. Avevo voglia di possederla istantaneamente, e sicuramente anche lei era molto eccitata, ma sapevo già che non mi sarebbe bastato. Avevo appena scoperto che vedere mia moglie con altri uomini era una situazione paurosamente stimolante per me... mi ero eccitato a vedere lei con un altro più di quanto mi sarei eccitato io con un'altra donna...

Quarta parte: link

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